ShBarcelona ha già affrontato il bellissimo tema del volontariato a Barcellona in questo articolo, che qui viene approfondito in occasione di un grande evento che si terrà il 4 di giugno 2016 in città, presso El Espai Jove De la Fontana nel barrio di Gracia.
Sto parlando di Amor Gratis, ovvero di un gruppo di amici che hanno due grandi passioni in comune: una è la musica e l’altra è la voglia di aiutare il prossimo: una forza è alimento dell’altra, tanto da tenere in vita contemporaneamente due grandi progetti, che si intrecciano e si sostengono ogni giorno di più.
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Il Comedor Social nel Raval
Nel frattempo nella cucina io e altri volontari lavoravamo senza sosta: chi tagliava il pane, chi sistemava le brioches, chi preparava il caffelatte in un pentolone messo a scaldare sul fuoco. In questo modo dalle 8 alle 8:30 del mattino circa una decina di volontari si impegnano ogni giorno ad organizzare el desayuno per gli ospiti del Comedor, mentre Juan, pastore protestante, intrattiene gli avventori seduti nella sala dando una parola in nome di Dio, attraverso video, musica, attività semplici. La bellezza di questo posto è la totale gratuità dei gesti: la famiglia di Juan finanzia totalmente l’organizzazione, comprando il cibo e tutto il materiale necessario e donandolo a chiunque ne abbia bisogno, qualunque sia la religione, la provenienza, il carattere, la storia di appartenenza. Basti pensare all’attenzione riposta nelle persone musulmane: per loro vengono preparati speciali panini con olio e formaggio, in alternativa ai salumi. Così alle 9 del mattino servimmo la colazione a 60 sconosciuti con tanta fame, ma anche tanta voglia di raccontarsi e di sorridere. Alla fine della mattinata, verso le 10, ero stanca e felice. Il padre di Juan, anch’egli pastore, mi raccontò che spesso arrivano ad avere anche 90 ospiti e il cibo non basta per tutti, tanto da dover uscire a comprare altro pane e altro latte. Mi disse anche che due anni prima, quando tutto iniziò, non fu affatto facile: mancavano le risorse e l’organizzazione era scarsa, infatti gli ospiti si scavalcavano vicendevolmente per accaparrarsi più cibo con conseguenti litigi e risse. L’amore e la benevolenza di questa famiglia di colombiani insediati a Barcellona, con il tempo ebbe la meglio sulle differenze: riuscì ad unificare gli animi sotto uno stesso tetto fatto di riconoscenza. Il Comedor Social del Raval si sta facendo sempre più famoso, ma insieme ai numeri aumentano anche le spese … per questo motivo si ricerca l’aiuto da parte di chiunque: organizzazioni e persone comuni che vogliano dare una mano anche solo “aggiungendo il loro piccolo granello di sabbia”.