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Informazioni riguardanti l’affitto di appartamenti

Guida completa sulla cauzione per il contratto d’affitto

primo piano di mano di donna e di uomo con penne
Scritto da Fabia

Poche cose rendono più felici di trasferirsi e iniziare una nuova avventura in un appartamento in affitto a Barcellona, che sia da soli o in compagnia.

Come già sappiamo, per poter iniziare a vivere in un appartamento in affitto è necessario stipulare un contratto. Oltre a tutta la documentazione da presentare, si deve pagare una somma di denaro che talvolta genera delle controversie: il deposito cauzionale.

  • appartamenti in affitto a Barcellona

 

A questo proposito, molte domande sorgono spontanee: “È obbligatorio pagare il deposito cauzionale? Cosa devo fare se la caparra non mi viene restituita?”. In questo articolo di ShBarcelona ti diamo tutte le informazioni utili per chiarire qualsiasi dubbio sul deposito cauzionale per un appartamento in affitto.

A cosa serve la cauzione d’affitto?

Il deposito cauzionale, o caparra, è regolato dall’articolo 36 della Legge per gli affitti urbani ed è una somma di denaro che l’inquilino consegna al proprietario dell’abitazione dopo la firma del contratto d’affitto.

Si tratta di una garanzia con la quale il proprietario si assicura che l’inquilino rispetti gli obblighi descritti nel contratto. Questa somma di denaro equivale a una mensilità del canone d’affitto, anche se in alcuni casi il proprietario può fare richiesta di un importo equivalente a due mensilità. Il deposito cauzionale è obbligatorio per tutti i contratti di locazione ad uso abitativo.

edificio bianco con finestre e balconi

Foto via Pixabay

Dove si deposita la cauzione per l’affitto in Spagna?

La maggior parte delle Comunità Autonome dispone di un organismo ufficiale incaricato di custodire i depositi cauzionali per i contratti di locazione. Nel caso della Catalogna, l’entità pubblica presso cui si deve depositare la cauzione per l’affitto è l’Institut Català del Sòl (INCASÒL).

Questa pratica viene gestita dal proprietario dell’appartamento o dall’agenzia immobiliare, ma l’inquilino ha il diritto di richiedere una copia del documento ufficiale per assicurarsi che il proprio denaro sia custodito nel luogo adeguato.

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Quando viene restituita la cauzione?

Quando il contratto d’affitto di un appartamento finisce e non viene rinnovato, è necessario passare alla restituzione della caparra. Talvolta, però, questa procedura è origine di vari dubbi e grattacapi.

In generale, il proprietario è obbligato a restituire la caparra all’inquilino, sempre che quest’ultimo lasci l’appartamento nelle condizioni in cui lo ha trovato. Ovvero, non devono essere stati causati danni che richiedano riparazioni o la sostituzione di mobili e elettrodomestici a causa di un utilizzo inadeguato.

Per quanto riguarda invece i tempi di restituzione del deposito cauzionale, Incasòl dispone di 21 giorni per provvedere al rimborso, mentre il proprietario ha un mese di tempo per restituire la caparra dalla data di conclusione del contratto.

primo piano di mani di persone che si passano delle chiavi di casa

Foto via Unsplash

Alcuni proprietari potrebbero essere più puntigliosi di altri e trovare danni anche dove non ci sono, oppure potrebbero dimenticarsi dei guasti che erano già presenti nell’appartamento prima di affittarlo. Per evitare malintesi, è consigliato rivolgersi a un’agenzia immobiliare affinché possa svolgere il ruolo di intermediario tra proprietario e inquilino al momento di firmare il contratto di locazione.

💡Per evitare malintesi o che il proprietario detragga parte della caparra per eventuali riparazioni, è fondamentale fare un inventario di tutto ciò che si trova all’interno dell’appartamento e di eventuali guasti o danni già presenti.

Nel caso in cui, invece, l’inquilino non abbia rispettato gli obblighi contrattuali, il proprietario ha il diritto di non restituire il deposito cauzionale.

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Il proprietario ha il diritto di non restituire la caparra o di usare una parte di essa in queste tre situazioni:

  • L’abitazione è in cattivo stato con danni all’arredamento o agli elettrodomestici a causa di un uso inadeguato;
  • L’inquilino non ha rispettato l’obbligo di pagare tutte le utenze come stipulato dal contratto o non ha pagato il canone d’affitto nei tempi concordati;
  • L’abitazione non viene riconsegnata nelle condizioni di pulizia richieste.
casa vecchia da ristrutturare

Foto via Pexels

Spese non incluse nel deposito cauzionale

Abbiamo visto quali sono in casi in cui in proprietario ha il diritto di non restituire la caparra o di restituirne solo una parte. Ma è importante sapere che ci sono delle riparazioni per cui non è permesso usare il deposito cauzionale dell’inquilino.

Lavori di manutenzione

Tutti i lavori indispensabili affinché l’abitazione sia in condizioni abitabili, come ad esempio cambiare delle tubature o riparare guasti causati da perdite o umidità.

Lavori di miglioria

Lavori di ristrutturazione che non sono strettamente necessari per la vita quotidiana dell’inquilino, ma possono migliorare la qualità della sua vita o l’aspetto dell’abitazione, come ad esempio cambiare le piastrelle del bagno o installare l’aria condizionata.

Piccole riparazioni

Gli appartamenti in affitto possono presentare segni di usura sia a causa del passare del tempo che per il passaggio di diversi inquilini, quindi i lavori di imbiancatura, ad esempio, spettano al proprietario.

uomo ripara finestra con trapano

Foto via Pexels

Cosa succede se il proprietario non restituisce la caparrra?

Nel caso in cui il proprietario non approvi lo stato dell’abitazione e decida che sono necessarie delle riparazioni, deve dimostrare che i danni sono stati causati dall’inquilino e che non sono stati causati dalla normale usura.

Se il proprietario non riesce a dimostrare che i danni sono stati causati dall’inquilino e si rifiuta comunque di restituire la cauzione d’affitto, l’inquilino ha il diritto di ricorrere alle vie legali.

Al contempo, il proprietario può servirsi delle fatture delle riparazioni per dimostrare che i danni sono stati causati dall’inquilino e quindi giustificare così la mancata restituzione della caparra.

Devi sapere che, se la somma di denaro in questione è minore di 2.000 €, non sarà necessario presentarsi in tribunale con un avvocato, anche se è sempre consigliato rivolgersi a un esperto in questo tipo di situazioni.

Ti è già successo che la caparra dell’affitto non ti sia stata restituita? Come hai gestito la situazione?

Circa l'autore

Fabia

Fabia è una traduttrice e content writer italiana che vive a Barcellona. Le sue vere passioni sono il viaggio, le lingue straniere e la lettura.

2 Commenti

  • Ciao! Sono una studentessa e ho da poco terminato il mio erasmus a Barcellona ma sto avendo dei problemi con il proprietario della camera che avevo affittato. Il signore in questione non risponde ai miei messaggi riguardanti la restituzione della caparra. Hai dei consigli da darmi su come muovermi e cosa fare?

    • Ciao Sofia,

      grazie per la tua domanda. Ti consiglio di chiamare direttamente il proprietario, magari con un altro numero, se non risponde ai messaggi. Prova a rivolgerti anche a Incasol, che è l’istituzione amministrativa regionale in cui il proprietario avrebbe dovuto depositare la tua caparra. Saranno sicuramente in grado di darti qualche suggerimento sul da farsi.

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