Affittare un appartamento è spesso la prima opzione per diventare indipendenti. Che tu decida di vivere da solo oppure con dei coinquilini, è importante sapere qual è lo stipendio minimo necessario per affittare un appartamento.
Leggi questo articolo per scoprire qual è il canone d’affitto massimo che puoi pagare in base al tuo reddito.
Prendi la calcolatrice e inizia con questi due calcoli:
- somma totale delle entrate mensili
- somma totale delle spese mensili (senza contare l’affitto)
In questo modo potrai stabilire più o meno qual è il canone d’affitto massimo che puoi permetterti.
Ora tocca a te! Per iniziare, ti aiutiamo a creare una lista con le spese domestiche mensili.
Tavola dei Contenuti
Lista delle spese mensili
Le spese mensili possono essere diverse da persona a persona in base alle attività svolte e agli impegni presi.
Ad esempio, se hai un animale domestico, ricorda di inserire tra le spese il cibo, il veterinario, i giocattoli, ecc.
Di seguito ti proponiamo un esempio di elenco delle spese mensili di una casa da cui puoi prendere spunto.
Consiglio 💡 |
Conserva tutti gli scontrini e tieni traccia delle spese degli ultimi mesi per sapere esattamente come usi i tuoi soldi. Non dimenticare niente, anche il caffè di metà mattinata conta! |
Inizia la tua lista con i seguenti tipi di spese:
- Trasporti (abbonamenti per i trasporti pubblici o benzina)
- Bollette di acqua, luce e gas
- Tasse municipali
- Prodotti alimentari e per l’igiene
- Bollette telefoniche e internet
- Assicurazione
- Assistenza all’infanzia
- Pet sitter
- Abbonamento della palestra
- Costo per lezioni o attività extra
- Abbigliamento e cura della persona
- Tempo libero (ristoranti, concerti, teatro, cinema, ecc.)
- Casa e arredamento (mobili, decorazioni, piante)
- Vacanze
Metti da parte un importo approssimativo (e realistico) per tutte queste possibili spese. Di seguito ti suggeriamo alcune regole che possono aiutarti a stabilire un budget appropriato per l’affitto.
3 regole per calcolare quanto devi pagare di affitto
Regola del 30% (o 35%)
In una situazione ideale, il canone d’affitto non dovrebbe superare il 30% delle entrate mensili (da cui è già stato sottratto il resto delle spese).
Ai fini pratici, questo si traduce come segue: per uno stipendio di 1.500 € al mese, il canone d’affitto di un appartamento non dovrebbe superare i 450 €. Considerando i prezzi del mercato immobiliare odierno sembra ridicolo, vero?
Nell’ultimo studio della Banca di Spagna (2020) si parlava già del 35%, che a parità di stipendio di 1.500 € rappresenta un canone d’affitto massimo di 525 €.
Il limite delle 40 volte
Passiamo a un’altra strategia. Questa regola si basa sul fatto che il reddito annuo dovrebbe corrispondere al prezzo dell’affitto moltiplicato per 40.
Ricorriamo allo stesso esempio di cui sopra: ammesso che tu riesca a trovare un appartamento in affitto con un canone mensile di 525 €, dovresti guadagnare 21.000 € all’anno.
La regola 50 – 30 – 20
Questa ultima strategia ti consente di distribuire l’intero budget in modo omogeneo (mensile o annuale) per coprire tutte le spese. Ogni numero si riferisce a una percentuale del tuo stipendio da destinare ai diversi tipi di spese. Vediamole insieme:
- 50% delle entrate mensili: spese fisse (affitto, bollette, assicurazione…)
- 30% delle entrate mensili: spese personali (tempo libero e altro)
- 20% delle entrate mensili: risparmio e investimento
Torniamo all’esempio precedente: per uno stipendio di 1.500 € al mese, queste sono le percentuali da destinare alle spese:
- 750 € per le spese fisse
- 450 € per le spese personali
- 300 € da destinare ai risparmi
Come puoi notare, questa regola è la più flessibile di tutte. Ti permette di decidere quali spese sono essenziali e quali no, oltre a stabilire un valore limite che ti consente anche di risparmiare.
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In conclusione, quanto dovrei spendere per l’affitto?
Ora che sai quali sono le spese mensili di una casa, puoi già farti un’idea di quanto dovresti spendere per l’affitto.
Come avrai notato, le tre strategie sono indicative e non coincidono al 100% con la realtà del settore immobiliare in alcune città.
È vero che vengono messe in atto sempre più normative per regolamentare il settore degli affitti, ma il rapporto tra gli stipendi dei professionisti e i prezzi degli affitti è ancora lungi dall’essere adeguato.
La cosa migliore è avere un’idea chiara delle entrate e delle uscite (fisse e variabili) e fare una previsione di risparmio per le spese impreviste.
Infine, dipende anche dalle priorità di ognuno. C’è chi preferisce affittare un appartamento più semplice e avere più soldi per andare al ristorante o al cinema ogni fine settimana.
Altre persone, invece, preferiscono pagare un appartamento più grande o situato in un quartiere piuttosto centrico, che consenta loro di risparmiare sui mezzi pubblici o di godersi il tempo libero in casa.
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Ci consigli altre strategie per sapere quanto spendere per l’affitto?