La Spagna è un paese suddiviso in varie comunità autonome con lingue e tradizioni diverse. Sono proprio le differenze tra le varie regioni che rendono questo paese uno dei luoghi più culturalmente ricchi d’Europa.
Ogni comunità autonoma ha le proprie tradizioni e festività locali, come nel caso della Castañada, del Tió o dell’Ou com balla, celebrate in Catalogna da molti secoli.
In Catalogna, però, non ci sono solo feste tipiche della cultura catalana, ma anche tradizioni e usanze comuni su tutto il territorio spagnolo. In questo articolo di ShBarcelona ti parleremo delle tradizioni spagnole della Catalogna, che non sono poche!
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Scopri le usanze spagnole in terra catalana
Día de Reyes
Una delle tradizioni centenarie celebrate ogni anno in Spagna (e anche in Catalogna) con grande emozione è l’arrivo dei Re Magi. Questa festa, che ricorda la visita dei tre Re Magi a Gesù bambino dopo poche settimane dalla sua nascita, diventò nel XIX la festa più importante per i bambini spagnoli.
È simile alla tradizione di San Nicola, celebrata in altri paesi europei. Ogni anno, la notte del 5 gennaio, mentre i bambini dormono, i Re Magi visitano le loro case per lasciare loro dei regali: ogni bambino fa la sua richiesta scrivendo una lettera che consegna ai paggi reali il giorno prima dell’arrivo dei Re Magi, durante la grande sfilata.
I regali vengono portati come ringraziamento per il buon comportamento dei bambini durante l’anno. Se invece si sono comportati male, viene consegnato loro un pezzo di carbone. Si deve dire che, in generale, i Re Magi sono abbastanza indulgenti.
Il 6 gennaio è un giorno festivo e viene celebrato in famiglia. I bambini aprono i regali e mangiano una torta speciale preparata esclusivamente per questo giorno. Nonostante anche la tradizione di Babbo Natale diventi sempre più diffusa in Spagna, i Re Magi molto difficilmente scompariranno dalla cultura spagnola.
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Semana Santa
Un’altra delle tradizioni osservate sia in Catalogna che nel resto della Spagna è la Semana Santa (settimana di Pasqua). Si tratta della commemorazione della passione, morte e risurrezione di Gesù di Nazareth per mano dei romani.
Il rito più rappresentativo di questa festività è sicuramente rappresentato dalle processioni che si celebrano in tutto il territorio spagnolo, delle quali le più interessanti e spettacolari sono quelle di Siviglia, Malaga e Valladolid, tutte designate Festività di Interesse Turistico Internazionale.
Durante le processioni si trasportano diverse immagini sacre correlate con la passione e la morte di Cristo, accompagnate da movimenti e musica caratteristici.
Per le strade in cui passa la processione, affollate di devoti e turisti, risuonano canti spontanei chiamati saetas e lodi emozionanti che danno maggiore solennità ed emotività al rituale religioso. La semana santa ha luogo in occasione della prima luna piena dopo l’equinozio di marzo, tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Noche vieja
L’ultima tradizione che viene celebrata in tutta la Spagna è quella di Capodanno. Per accogliere il nuovo anno, il 31 dicembre a mezzanotte tutti gli spagnoli, inclusi i catalani, sono soliti sedersi con la famiglia davanti alla televisione per aspettare le doce campanadas (dodici rintocchi) che segnano l’inizio del nuovo anno.
L’usanza vuole che si mangi un chicco d’uva per ogni rintocco. Questa tradizione esiste dalla fine del XIX secolo.
Le campanadas sono tradizionalmente trasmesse in televisione dalla Puerta del Sol di Madrid e, secondo i più superstiziosi, se non si finiscono i chicchi d’uva prima della fine dei dodici rintocchi, si rischia di essere sfortunati per tutto l’anno… ma attenzione a non strozzarsi!
Cosa ne pensi di queste tradizioni? Quale ti piace di più?